Estetica

L’abito fa il monaco

Qualche giorno fa mi è tornata in mente la giovane talentuosa Andy, aspirante giornalista nel film “Il diavolo veste Prada” che si trova a lavorare per la più celebre rivista di moda, cadendo nelle grinfie della cinica direttrice.

Goffa, trasandata e totalmente riluttante a curare il suo look, la giovane protagonista agli albori della sua carriera si muove come un elefante in cristalleria. Resasi conto del suo aspetto estetico non idoneo al contesto lavorativo, decide di cambiare il suo taglio di capelli, il make up ed il modo di vestire. Outift dopo outfit, diventa bellissima. Il miglioramento dell’estetica di Andy coinciderà con lo sviluppo delle competenze professionali.

Più ci piacciamo, più performiamo.

Più ci piacciamo, più cambia la percezione che il mondo esterno ha di noi.

Più ci piacciamo, più siamo felici.

In qualunque modo noi ci vestiamo, ci trucchiamo, ci pettiniamo, che sia convenzionalmente considerato bene o tutt’altro che bene, diamo subito un’idea di noi al mondo che ci circonda.

Ogni giorno la nostra immagine influenza il giudizio delle persone, non solo nella vita privata, ma anche in quella professionale. In pochi istanti il nostro interlocutore si fa la fatidica “prima impressione” di noi e noi facciamo lo stesso rispetto agli altri.

Il cervello umano è pigro e si fida fin da subito del suo feedback visivo.

Nel settore Beauty l’involucro è tutto. Il consumatore si rivolge ai professionisti per il miglioramento del proprio aspetto, quindi è auspicabile che l’immagine del professionista sia impeccabile e coerente. Non ci sono canoni estetici prestabiliti e non bisogna assomigliare alla Bellucci per essere credibili. Indossare un camice che profuma ancora di ammorbidente e stirato alla perfezione, truccarsi adeguatamente e portare i capelli in ordine sono dei prerequisiti in grado di valorizzarci e di trasferire al consumatore professionalità e affidabilità. Un’immagine coerente per me è profondamente legata, oltre che ad un’elevata cura del proprio corpo, anche all’educazione, al bon ton, alla comunicazione verbale e non verbale, al background culturale e sociale. È fondamentale insomma che la coerenza del look si accompagni alla bellezza dell’atteggiamento.

Quando le mie allieve mi dicono “Non è fondamentale presentarsi bene, ma è fondamentale dare dei risultati!”, io rispondo: “Sappiamo tutti che non esiste un legame effettivo tra impiattamento e sapore; di certo, anche la ricetta più raffinata e gustosa, se non impiattata bene, rischia di perdere appeal.”

 

 

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